STORIE e PROTAGONISTI della pelle artificiale

Storia dell'alcantara
1970 - Lo scienziato giapponese Miyoshi Okamoto, ricercatore presso la Toray Industries Inc., deposita il brevetto per la realizzazione del materiale.
1972 - Il Gruppo ENI (all’epoca Gruppo ANIC) sigla una joint venture con la Toray Industries Inc. per l’utilizzo commerciale del brevetto. Da questa partnership nasce l’azienda italiana ANTOR S.p.A. (successivamente Alcantara S.p.A.). Contestualmente, Alcantara inizia a diffondersi e ad affermarsi nel settore abbigliamento come materiale di assoluta avanguardia.
1976- Prime applicazioni nel segmento degli accessori moda.
1979 - Avvio ai primi test applicativi per il settore arredamento
1984 - Collaborazione con Lancia per gli interni della Thema conferma l’utilizzo diffuso di Alcantara in ambito automotive.
1995 - La quota azionaria del Gruppo ENI passa interamente al Gruppo Toray che subito cede il 30% del totale al Gruppo Mitsui.
Avvio delle prime prove tecniche per le personalizzazioni di superficie (goffratura, laseratura, elettro-saldatura, resinatura, ricamo e molte altre)2009 - Alcantara accelera il proprio percorso in materia di sostenibilità, attraverso un’importante attività di revisione e ammodernamento dei propri processi che dimezza le emissioni di CO2. Tra le prime realtà in Europa, Alcantara ottiene così la certificazione di Carbon Neutrality (dalla culla al cancello).

Sitografia: https://www.alcantara.com/it/storia/2/index.do
Logo dell'azienda Alcantara

Storia del Piñatex
L'idea per questo particolare tipo di pelle ottenuto dagli scarti dell'ananas venne all'esperta di prodotti in pelle Carmen Hijosa, mentre visitava le fabbriche produttrici di pelle nelle Filippine negli anni '90. Shockata dall'impatto ambientale della produzione di massa della pelle e dai trattamenti chimici, si convinse che non si potesse continuare in quel modo e che si dovesse cercare un'alternativa sostenibile che non fosse il PVC.
Ispirata dall'abbondanza di risorse naturali, tra cui le fibre ottenute da piante che si utilizzavano nella tessitura tradizionale come per i delicati indumenti Barong Tagalog, Carmen ricercò di creare un materiale nuovo e non intrecciato, che fosse commerciabile e avesse un impatto sociale e economico positivo e mantenesse basso l'impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita. Da qui la creazione del Piñatex, ispirato dai principi dell'economia circolare e "dalla culla alla culla" (processo designato in modo che i materiali possano essere interamente riciclati e abbiano un bassissimo impatto ambientale). L'uso delle foglie dell'ananas, il risultato degli scarti dell'agricoltura, ha dato l'opportunità di creare un industria commerciale con grandi prospettiva di crescita per le comunità agricole in via di sviluppo, con un bassissimo impatto sul pianeta.

Link al sito di Piñatex qui. 

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